-La Fiera di Sora può e deve essere uno dei principali elementi di sviluppo e di riscatto della provincia di Frosinone, ma per farlo è necessaria una profonda trasformazione. Non più la fiera in città, ma la città in fiera, vale a dire uno o più eventi fieristici in grado di coinvolgere l’intero territorio. Solo così potremmo fare tesoro del grande patrimonio di esperienza che la fiera ha accumulato in questi anni e per vivere con slancio i decenni che verranno.-
Con queste parole Daniela Bianchi, consigliera del gruppo “Per il Lazio”, ha preso parte al taglio del nastro della 40° Fiera di Sora, una delle manifestazioni fieristiche più importanti del centro-Italia.
-Oggi a Sora come ieri a Frosinone, in occasione della visita di Zingaretti in Camera di Commercio, è percepibile una voglia di riscatto di questa terra. Uno dei motori di questo riscatto può essere la Fiera di Sora, a cui agganciare i treni dei Fondi Europei 2014-2020 e dell’Expo 2015.-
-Come ha ricordato ieri lo stesso Zingaretti, i fondi europei non piovono dall’alto, ma vanno plasmati ad immagine e somiglianza delle vocazioni territoriali. In questo, come nelle altre progettualità che riguardano la provincia, ognuno sarà chiamato a fare la propria parte, perché nessuno ci tirerà fuori dalla crisi. Spetterà al territorio decidere cosa essere e cosa fare del proprio futuro.-
-La fiera dovrà diventare un work in progress per fare del polo fieristico un polo moderno, attraente, in grado di incidere in maniera significativa su sviluppo e occupazione. Per farlo la fiera sarà obbligata a lavorare anche su nuove direzioni, direi su nuove opportunità. –
-Prima fra tutte, trovare tematiche di grande richiamo nazionale e internazionale, puntando sulla posizione strategica di Sora, centrale rispetto alle direttrici nord-sud e est-ovest. Una di queste potrebbe essere l’enogastronomia, facendo di Sora il luogo dove si costruisce, nel corso di tutto l’anno, una filiera dell’agroalimentare e dell’enogastronomia di qualità. Una fiera capace di richiamare buyers nazionali e internazionali, mettendoli a stretto contatti con le eccellenze enogastronomiche locali. Uno sviluppo basato sul dna storico della città, tenendo insieme in un’unica azione agricoltura, sostenibilità, lavoro, cultura e turismo. –
-L’intervento sulla fiera di Sora, sostenuto da un progetto solido e con obiettivi chiari, potrebbe portare alla rigenerazione economica e occupazionale di tutto il sorano. Il tutto, sfruttando al meglio sia i fondi della programmazione europea 2014-2020 che lo storico appuntamento dell’esposizione universale che richiamerà a Milano nel 2015 157 Paesi da tutto il mondo.-
